Plastica al supermercato
Osserva l’immagine qui sotto. Cosa vedi? Frutta, verdura?
Noi vediamo soltanto una cosa: tantissima plastica.

Sicuramente ti sarà capitato di trovarti di fronte a questi “mostri” di plastica al supermercato, costrettǝ ad acquistare i prodotti preconfezionati in vaschetta e non sfusi.
Ogni anno solo in Italia vengono utilizzati oltre 1,2 miliardi di vaschette in plastica per l’ortofrutta, pari a 25 tonnellate circa, ogni cittadino europeo genera quasi 180 chili di rifiuti da imballaggio l’anno, in media mezzo chilo al giorno.
Perché è così grave?
Queste confezioni, molto spesso non riciclabili, possono essere dannose per la nostra salute: secondo uno studio condotto dall’Università Vrije di Amsterdam e pubblicato sulla rivista Environment International, la plastica è ormai presente anche nel nostro sangue, viaggia nelle nostre membrane fino a depositarsi negli organi. Non è un caso che la plastica sia stata trovata perfino nel tessuto polmonare, nel latte materno, nella placenta, nell’acqua potabile e nel cibo che mangiamo.
Senza dimenticare che le vaschette, come tutti gli articoli in plastica monouso, hanno un impatto ambientale enorme che va dalla loro realizzazione fino allo smaltimento spesso non corretto. Non solo: finendo nel mare sono causa di danni importanti per gli animali marini, che muoiono per soffocamento dopo aver ingerito i frammenti di plastica, o vengono intrappolati dai rifiuti più grossi.
ABBIAMO LANCIATO LA CAMPAGNA #BASTAVASCHETTE
con l’obiettivo di far conoscere il problema e di chiedere al Governo una legge che vieti utilizzo eccessivo di confezioni, in linea con la proposta di regolamento della Commissione europea.
Se non interveniamo subito, entro il 2030 vedremo un ulteriore aumento dei rifiuti provenienti da imballaggi di plastica del 46%.
Questo contenuto a cura di Marevivo e’ supportato da Esrag che aderisce alle proposte per un uso consapevole della plastica.